Diario Brutio, tutto esaurito al Teatro dell’Acquario

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Un abbraccio a tutti quelli che sono venuti ad applaudirmi ieri sera, sabato 20 ottobre, al Teatro dell’Acquario.
Vedere il Teatro così pieno mi ha riempito d’orgoglio. Tutto esaurito. Gente in piedi. Mi dispiace per quelli che (pur venendo a Teatro, aver girato tri quarti d’ura pi ru parcheggio
e essersi sentiti dire: “Sold Out: i biglietti sono esauriti”) si su avuti i ricoglia ara casa.

E ancora di più mi dispiace per quelli che, arrivando in ritardo, non hanno trovato posto e hanno dovuto seguire due ore di spettacolo in piedi.

A questi va un abbraccio doppio.

Grazie agli ospiti che mi hanno onorato con la loro presenza e a quelli che, pur dovendo andare al bagno, presi da n’attacco (lecito) i pisciareddra, siccome sistemati in mienzu a na fila i gente assettata l’una supa a l’atra, s’ha stipatu a pisciata pi l’applauso finale.

Grazie a Camtele3 per la ripresa integrale dello spettacolo e grazie a tutto il Centro R.A.T. Teatro dell’Acquario, in questi lustri in cui il Teatro italiano ha problemi a finanziarsi e a sopravvivere, per avermi prodotto in questo spettacolo, in questo Diario Bruzio per la data di ieri sera e le altre date a venire.

Grazie a Cosenza che, smentendo prepotentemente un antichissimo e consolidato assunto, riduce il Nemo (no u pisci) propheta in patria in una modo di dire che fra di noi non ha spazio.

Al Ministro degli interni che controlla i profili i FB: minchiù, tu ca un si vinutu un pu capì. Rassegnati.

 

Fondatore di Spigaweb e ottimo mangiatore di purpette, ama tutto quello che è meridionale. Il suo motto è «il Web è cumu u puarcu, un si jetta nente».


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