È morto il fondatore d’Ikea. Era nu “muntatu”.

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COSENZA – Ci ha lasciato Ingvar Kampard, il fondatore dell’Ikea, la più grande catena di mobili del pianeta. Chi lo conosce è d’accordo su un punto: «Era nu “muntatu”».
Odiato da ogni falegname scandinavo, il visionario Kampard da quando era bambino aveva come unico hobby quello di fare ogni cosa a stuazzi e pitazzi. Ma poi, incredibilmente, la rimontava ancora.
«Ci passava u tiempu.» ha dichiarato la mamma. «Aru quartiere si penzavanu ca era ciuatu: mo un c’è nu condomino d’a palazzina ca un tena nu stipo ca l’ha cumpratu smuntatu add’e figliuma e sill’è muntatu!».
«Da bambino era molto creativo ma creava problemi» hanno dichiarato i monache dell’asilo di Goteborg: «All’uscita dopo che s’avìa pigliatu a bonanima d’u patre a bidella veniva sempre sgridata dal preside picchì mancava sempre u bancu i Ingvar. L’abbiamo sospettata per anni di sottrazione indebita: poi abbiamo scoperto ca u picciriddru prima ca sonava a campaneddra faceva u banco a listareddre e su portava ara casa».

Piange in maniera inconsolabile il suo migliore amico: «Lo conoscevo da quando era ciliegio».

Distrutta la moglie (innamoratissima nonostante i tanti anni di matrimonio: «Pare ca ni simu spusati aieri, ma è passata una vite!») che avrebbe chiesto ai media svedesi di essere lasciata sola con il suo dolore: «Guagliù, credetemi: sono a pezzi».
La Svezia farà lutto nazionale per un mese per onorare un uomo che non sfruttò mai la sua visibilità per entrare in politica: «Le uniche liste che conosco su chire i lignu», avrebbe dichiarato più volte.
Piangono i reali: «Ci lascia un visionario che odiava gli uomini tutti d’un pezzo».
Qualche problema sorgerà, si prevede, al momento della tumulazione visto che il tavuto aziendale, in legno di faggio con interni wengé, si l’avissa i muntà sulu.

Fondatore di Spigaweb e ottimo mangiatore di purpette, ama tutto quello che è meridionale. Il suo motto è «il Web è cumu u puarcu, un si jetta nente».


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